Uno spettacolo presentato da Passepartout e C.D.S.I. “La Voce della Luna”

Regia Nino Pizza

TEATRO CASA DELLE CULTURE

13-18 MARZO 2012

Stiamo lavorando alla narrazione in scena. Questa per noi si gioca non solo nella voce ma anche e soprattutto attraverso l’edificazione del corpo del narratore. Sulla scena, oltre alle parole, tutti gli altri elementi fisici si articolano tra loro dando vita al racconto come carne alla figura del narratore. Dall’alchimia di questi elementi fondamentali l’azione fisica sorge a dare spazio, tempo e corpo alla vicenda narrata e al suo testimone.

Lo spettacolo lo stiamo immaginando come racconto di un evento da diversi punti di vista. A seconda del narratore che di volta in volta agisce la scena muta la sua prospettiva. L’intreccio suggerisce una girandola di interpretazioni possibili che si offrono alla lettura del pubblico sollecitandolo a differenti soluzioni di senso.

Il Lavoro dell’attore si esprime in un esercizio di combinazione ogni volta diverso dove gli elementi scenici, in una serie di accostamenti, giocano diverse composizioni dello spazio, differenti durate e partiture  di tempo, proprie segmentazioni e variazioni del gesto nella manifestazione del corpo e emozione della presenza.

Carne, il titolo, per dire la carne delle cose, per dire quanto appare di più crudamente reale e che per noi consiste non nella gravità del suo peso bensì nell’umana relazione col cosmo che ciascuno, ancor prima della nascita, vive. È a partire da qui che la realtà si costruisce, il mondo prende e dà corpo, che ogni storia è possibile. Storie che noi vorremmo comunque fatte di vicinanza, di accoglienza, di cura reciproca delle nostre membra.